domenica 6 maggio 2012

Guantanamo: L'ultimo atto della farsa "11 Settembre"




















"10:10 06 MAG 2012


(AGI) - Guantanamo, 6 mag. - La mente dell'11 settembre, Khalid Sheikh Mohammed, e quattro complici sono stati incriminati per una serie di accuse che comprendono l'omicidio e il terrorismo all'apertura del processo a loro carico, in un tribunale militare nella base navale di Guantanamo. Se condannati per il sostegno fornito agli attentati che nel 2001 causarono 2.976 morti, i cinque rischiano la pena di morte. Gli imputati, tutti vestiti di bianco e alcuni con un turbante, non si sono voluti dichiarare colpevoli o innocenti rinviando in modo indefinito questa indicazione e hanno sfidato a piu' riprese la corte.
L'udienza preliminare di quello che e' stato ribattezzato "il processo del secolo" e' durata 13 ore ed e' stata caratterizzata dalle schermaglie in aula. Khalid Sheikh Mohammed ha ostentatamente ignorato la lettura dei capi d'accusa (durata ben due ore e mezza) perche', ha spiegato l'avvocato David Nevin, non riconosce la corte ed e' "profondamente preoccupato per la correttezza del procedimento". L'unico ad aprire bocca e' stato lo yemenita, Ramzi Binalshibh, che ha urlato: "Ci ucciderete e direte che ci siamo suicidati. Non ci vedrete piu'", ha detto rivolto a.
  Il giudice, il colonnello, James Pohl, ha affermato che ci vorrà almeno un anno prima che abbia inizio il processo ai cinque, arrestati nel 2003. Sono tutti accusati di aver finanziato e addestrato i 19 terroristi responsabili degli attacchi alle Torri Gemelle e al Pentagono e del dirottamento dell'aereo della United schiantatosi in Pennsylvania causando in totale la morte di 2.976 persone. I capi d'accusa includono terrorismo, dirottamento di aereo, associazione a delinquere, omicidio in violazione delle leggi di guerra e strage.
(AGI/AFP/REUTERS) - Guantanamo, 6 mag. - Il processo e' seguito da 60 giornalisti autorizzati e una decina di familiari delle vittime. La sfida principale per l'accusa sara' di dimostrare che il processo militare voluto dall'Amministrazione Obama e' rispettoso degli standard internazionali, anche grazie alle nuove regole approvate dal Congresso che vietano l'uso di prove estorte sotto tortura. Tre anni fa l'amministrazione Obama aveva sospeso l'iter per il processo che intendeva spostare in un tribunale penale di New York, ma l'opposizione repubblicana al Congresso lo ha impedito. L'imputato piu' noto e' Khalid Sheik Mohammed, detto "mukhtar", il prescelto, nato in Kuwait e autodefinitosi la mente delle stragi che avrebbe pianificato "dalla A alla Z".
  Gli altri imputati, come lui rinchiusi nella struttura super segreta di Guantanamo Camp 7, sono lo yemenita Rmazi Binalshibh, capo della cellula di Amburgo responsabile delle stragi; Ammar al Baluchi, considerato il braccio destro di Mohammed; Walid bin Attash, un ex responsabile di Al Qaeda in Arabia Saudita; Mustafa Ahmed al Awashi, il cassiere dell'operazione che colpi' al cuore l'America e l'Occidente. Tre anni fa l'amministrazione Obama aveva sospeso l'iter per il processo che intendeva spostare in un tribunale penale di New York, ma l'opposizione repubblicana al Congresso lo ha impedito."


Dopo undici anni siamo quasi arrivati alla fine della fiera.
A Guantanamo (un carcere illegale e in cui viene violata sistematicamente ogni convenzione internazionale, che Obama non ha neanche potuto sfiorare grazie all'opposizione repubblicana) un gruppo di uomini arrestati per i dirottamenti aerei dell' 11 Settembre 2001 (insieme a quello fantasma del Pentagono) verranno processati da una corte militare (e militari certo non sono, né cittadini americani, quindi al massimo dovrebbe processarli una corte internazionale per i gravi crimini di cui li si accusa, neanche civile, come vorrebbe Obama, puntualmente fermato dai repubblicani) che neanche si sforzerà di apparire imparziale.
Ramzi Binalshibh ha riassunto tutto in quella sua frase urlata: "Ci ucciderete e direte che ci siamo suicidati, non ci rivedrete più".
Come il Saddam velocemente impiccato alla fine della seconda guerra del Golfo, lui perché non parlasse a svelare gli altarini, loro per motivi di affitto.
Il talebanismo non tira più, c'è bisogno di nuovi spauracchi per la gente.
C'è bisogno di fare spazio ai prossimi nemici designati, nelle carceri illegali USA.
Gli americani dovrebbero avere ben paura. Chissà quale sarà il prossimo monumentale attentato perpetrato dai loro futuri nemici designati. Chissà quanti ne moriranno.
Se poi risale un Repubblicano alla Presidenza, c'è il rischio che sia davvero una strage.
Tra poco a Guantanamo uccideranno un po' di Arabi, tanto per far vedere che hanno ucciso qualcuno.
Se vi chiedete cosa hanno fatto durante questi nove anni (alcuni sono in arresto dal 2003, appunto), li hanno torturati selvaggiamente.
Felice democrazia a tutti.

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