martedì 8 maggio 2012
Aggiornamento: Anche al Partito Pirata Italiano sono dei paraculi.
Possiamo capire lo strategismo sentimentale della propaganda e il puntamento oculato delle candidature, ma un comunicato stampa così bireale e fantasioso non l'aveva sfornato mai neanche l'ufficio stampa del PDL
"Il Partito Pirata – pirateparty.it esprime soddisfazione per l’esito delle amministrative, che segnano l’esordio dei pirati nei Comuni italiani. Sono 6 i candidati del movimento eletti per un mandato quinquiennale. Tra questi il portavoce Marco Manuel Marsili, che guiderà l’opposizione a Brienno (CO) insieme al tesoriere nazionale Fabio Raboni, mentre la responsabile elettorale del partito, Anna Belardi, è stata eletta a Calvignano (PV), insieme alla responsabile nazionale Welfare, Francesca Caricato. Altri due pirati sono stati eletti a Carezzano (AL).
“Si è trattato di un test effettuato in una ventina di Comuni, in vista delle politiche previste per il prossimo anno” ha commentato il leader dei pirati, Marco Manuel Marsili. “Il risultato della consultazione, seppure di difficile interpretazione, a causa della particolarità delle amministrative, e della confusione politica registrata dal voto, segna un dato molto buono per il Partito Pirata, che esordisce più che positivamente di fronte agli elettori” prosegue il portavoce del movimento, che esprime un ringraziamento particolare per il lavoro svolto dal Coordinatore regionale lombardo. “Lo straordinario risultato di queste elezioni si deve in gran parte a Max Loda, per il quale proporrò all’Esecutivo di mercoledì la nomina a Commissario del partito in Piemonte”.
A Brienno il Partito Pirata – pirateparty.it ha registrato il 10,8% dei consensi, mentre, sempre nel comasco, a Barni, si è registrato il record con l’11,8% dei voti. A Calvignano, in provincia di Pavia, la lista ha incassato il 4% dei suffragi. Ottimo anche il risultato di Parzanica, dove il movimento ha schierato il candidato sindaco più giovane d’Italia, Emanuele Maltoni Loda, che ha ottenuto oltre il 3% dei voti, mentre a Torricella del Pizzo si è registrato il 2%, di fronte alla presenza di quattro formazioni.
In Piemonte si segnala l’exploit di Carezzano (AL), con il 7% dei voti, e due consiglieri eletti, mentre a Vesime (AT), dove i candidati erano cinque, la lista ha raccolto il 2,5% dei suffragi, e a Capriglio, sempre nell’astigiano, il candidato sindaco pirata si è fermato poco sopra la soglia dell’1%.
“Se proiettassimo la media dei voti ottenuti dai pirati a queste amministrative, in assenza di sbarramenti antidemocratici, potremmo veleggiare tranquillamente verso il Parlamento” afferma Marsili. “Dobbiamo registrare una difficoltà ad affermare le proposte del Partito Pirata nelle zone montagnose più chiuse, come la val Brembana, ma confidiamo nel voto delle grandi città, soprattutto del Nord, da sempre più sensibili alle novità” conclude il leader dei pirati."
Per un partito che nella sua punta massima ha preso trenta voti, in cittadine da quattrocento persone, venendo eletti solo perchè erano l'unico partito in opposizione, ci viene spontanea la domanda.
Ma anche voi state scendendo in politica con i mezzucci dell'altroieri?
Bah.
"Non sono disoccupato, diciamo che sto studiando.
Diciamo, diciamo, diciamo, diciamo un sacco di cazzate."
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beh, ed anche questo (ultimo) barlume di speranza é andato a madonne. Il movimento nato dai veri hacker, gli ultimi irriducibili rimasti (ormai in numero minore dei Panda, e più vecchi pure), sono rimasti corrotti dal veleno fancazzista ed opportunista tipico del made in italy. Voteró per me alle elezioni, basta.
RispondiEliminaIo mi faccio Sardo, l'ho già detto.
RispondiEliminaViva Ichnusa e la libertà.