martedì 29 maggio 2012

Damasco, il Mostro mediatico e la psicosi collettiva.






La prima cosa che verrebbe in mente da dire oggi a Giulio Terzi di Sant'Agata è: "Rimandi gli ambasciatori a Damasco, imbecille"

Perché è di oggi l'informazione anche un po' ridicola che Italia, Francia e Germania hanno ritirato gli ambasciatori da Damasco ed espulso gli ambasciatori siriani dai rispettivi territori nazionali. Ridicola perché la Gran Bretagna, che voleva partecipare alla cordata, non sapendo più chi ritirare dato che si erano già giocati l'ambasciatore qualche tempo fa ha ritirato l'addetto ai rapporti commerciali (che quindi dobbiamo suppore più importante dell'ambasciatore, ormai, nei corpi diplomatici internazionali).

Tutto questo per la strage di Houla, della quale oramai anche gli operatori ONU hanno dichiarato la scarsa credibilità del coinvolgimento del governo di Damasco, e questo già giorni fa.
I morti di Houla infatti non sono stati uccisi da bombardamenti, ma da esecuzioni sommarie, e da milizie senza contrassegni, a detta dei sopravvissuti.
Ma lontani dal rendere noto questo secondo comunicato, i nostri governi si sono basati sul primo, preliminare e quanto mai parziale comunicato che attribuiva la strage all'esercito regolare siriano.

Queste accuse si fondano su gente che avrebbe ripreso dei video di massacro (confusi) in cui riprendendo dei morti (che notoriamente non possono difendersi) li addita dicendo che quei morti sono colpa di Assad.
Chi ha fatto i video?
Non ci è dato saperlo.

Quello che ci è dato sapere è che qualche giorno fa la BBC per commuoverci e spronarci all'intervento in Siria ha fatto un grande errore (era un errore?) mandando online immagini degli scontri Iraqeni del 2003 e contrassegnandole come "immagini prova del massacro siriano".
Ora, dopo che il fotografo che scattò le immagini se n'è accorto e li ha denunciati sono tutti lì a chiedere "I'm sorry".
E se nessuno si fosse accorto della cosa?

Oramai basta l'immagine, e questo è orribile, per spingerci ad agire come tanti automi telecomandati. Chi è l'assassino di Brindisi? Un uomo in una telecamera, ci dicono, scatta la caccia all'uomo. Chi uccide persone in Siria? Assad, ci dicono, e scatta la nostra indignazione radiocomadata, anche se prima non sapevamo neanche dove fosse la Siria e chi fosse Assad. Come topini da esperimento che docili seguono il percorso obbligato di un labirinto fino ad arrivare al formaggio, mentre chi fa esperimenti su di noi si frega le mani soddisfatto. Un branco di moralisti e di persone che vogliono sentirsi migliori, come maiali o pirahna a cui gettare il malcapitato di turno per farne sparire il cadavere.
Basta. Questo siamo diventati, un branco di animali feroci al servizio di qualcuno?

Fingere di tentare un'azione diplomatica solo per dimostrare con un colpo di teatro e una presa di posizione unilaterale che nessun accordo è possibile è una cosa disgustosa.
Non siate complici di un altro intervento armato in qualche lontano stato di cui non sappiamo nulla. Se vorranno sporcarsi le mani, se le sporchino per bene loro, come hanno sempre fatto. Siate almeno neutrali.
Non dategli appoggio e approvazione come fossero dei liberatori.

I buoni non esistono.
Solo laide ragioni personali.

Questo ci dimostra la politica estera, ogni giorno.





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