martedì 12 giugno 2012

Quando non ci sarà più spazio all'Inferno, i morti cammineranno sulla Terra.






Señor Romero in fondo parlava di questo fin dal primo momento.
I mangiatori di carne cruda, lungi dall'essere il nuovo piccolo brivido dell'estate di qualcuno, erano un'eco di rovina di una società tirata e fragile fino all'eccesso.
Sotto il tatuaggio c'è la pelle, sotto la spiaggia il mare.
Dietro le nostre istituzioni democratiche e i lunghi discorsi ragionevoli, c'è ancora quell'uomo tremante che è separato dal freddo e dai lupi solo da una sottile parete di legno. Quell'uomo crudele separato dalla sua bestialità solo da un vestito pulito e da un'agricoltura moderna. Ma.

Mostri e normali.




In Italia si sta fermi di fronte a luoghi muti, silenziosi.
Il getto di vapore e il fischio delle fabbriche, gli operai non li sentono più.Stanno davanti a dei cancelli che non interessano più a nessuno.Si affollano, si arrabbiano, si battono.Ho detto che non interessano più.Non è corretto.Interessano relativamente a quanto è piccolo un luogo nell'universo.Per cui posso trovare Egiziani che lavorino per metà del prezzo pattuito con altri Egiziani, finché non troverò degli Egiziani che lavorino per ancora meno.Gli Egiziani vecchi si incazzano con gli Egiziani nuovi, ma più con "il padrone". Questa entità astratta che si sa sempre meno dove sia, chi sia, o cosa faccia.Allora si rimane davanti alle fabbriche a tentare di impedire agli Egiziani nuovi di sostituire gli Egiziani vecchi, che alla fine non arriva "il padrone" ma ci si ritrova lì a fare la solita giostra.Egiziani vecchi, Egiziani nuovi, centri sociali, sindacalisti di base. Poi Polizia, Carabinieri, e chi più ne ha, più ne metta.Qualcuno diventa violento e gli viene la voglia di rompere tutto.Qualcuno viene arrestato.Egiziani, o forse Napoletani, operai, impiegati. Una volta a dire il vero. Ora cassaintegrati, disoccupati, gente morta che vanno a seppellire in un carcere qualsiasi.A frotte.Le nostre carceri erano già stracolme, prima di iniziare.Cosa succederà ora che continuano a stiparle di morti?




Linferno








Cosa succederà quando avremo confinato tanti morti che saranno più dei vivi.
Ed i vivi fuori, ed i morti dentro, a premere contro le pareti.
Logico che crollerà tutto, logico che usciranno di nuovo.
I morti che avevamo sepolto e condannato all'inferno torneranno su questa Terra per divorarla.
I morti irosi, incolleriti, senza alcuna pace o eterno riposo.
Señor Romero qualche anno fa non voleva solo giocare un po' con intestina di capra e sangue per il suo divertimento personale.
Ci parlava di una società cieca che non rispetta più né i morti né i vivi, che mira all'autodistruzione perché non ce la fa più a sopportarsi.
Una razza umana che sa, dove nessuno fece nulla, e nessuno ha intenzione di fare nulla.
I vivi non vedono l'ora di brandire le loro mazze da baseball, o le loro testate nucleari.
I morti non vedono l'ora di divorare le loro interiora.

Per l'odio, forse lo saprete, l'importante non è la caduta, è l'atterraggio.

Quando non ci sarà più spazio all'Inferno, i morti cammineranno sulla Terra.


Ma non sarà un godibile videogioco, una serie TV in quattro stagioni.

E forse qualcuno si accorgerà di quanto sia costoso (doloroso) da ripagare, il biglietto per l'Inferno.






[Ma i buoni, state sicuri, i buoni si salveranno sempre, con un completo di frescolana , un nome rispettabile. E le mani sporche di sangue.]





http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o34447:e1

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/06/11/Disoccupati-acque-porto-Napoli-fermano-traghetti_7015507.html

2 commenti:

  1. forse sono di quelli che non si fanno seguire, ma che viaggiano anarchici.

    Comunque puoi provare dalla sezione "Lettori fissi" in basso.

    Intanto verrò a trovarti.

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